Sono immensamente felice.
Accompagnata sempre dalla mia ingenuità mi sono buttata a capofitto in un concorso online e sono stata scelta dalla casa editrice Aletti.
Ingenuità perché non conoscevo il mondo dell'editoria, non conoscevo la differenza tra case editrici a pagamento e non... io pensavo che agli esordienti tutte le case editrici chiedessero contributi!
Fortunatamente sono rientrata di quanto speso, non molto tengo a precisare, ma non è questa la cosa su cui mi voglio soffermare, quel che maggiormente mi ha infastidito è
che promettono distribuzione nelle librerie e poi, invece, le librerie stesse sembrano non avere alcun tipo di rapporto con queste case editrici.
Non volendo indagare oltre, e non volendo nemmeno puntare il dito su chi continua a pagare per vedersi pubblicare, tengo a precisare che io ho cambiato strada ma di una cosa fondamentale sono e sarò sempre grata alla Aletti Editore: di avermi dato la possibilità di credere più in me stessa e di partire alla grande in questo percorso. E non è poco.
Il libro è stato commentato da tanti lettori, sia sul sito di Anobii dove è stato condiviso in lettura, sia su riviste che blog.
Critiche positive e negative.
Ringrazio per tutte, ma per le ultime ringrazio particolarmente perché mi hanno fatto riflettere su alcune modifiche da apportare nel caso di una nuova, possibile edizione.
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